La mia ricerca per le applicazioni innovative della canapa tessile mi porta quest’oggi da Hupi, che realizza coperte ed accessori in canapa tessile per i bimbi nella fascia di età da 0-3 anni con massima attenzione all’ecosostenibilità. Il progetto ha subito attirato la mia attenzione perché la pelle dei bambini è molto delicata e proprio per questo motivo bisogna prendersene cura bene fin dai primi, ma non soltanto in termini di creme e cremine che gli spalmiamo, quanto, e soprattutto, ai vestiti che gli mettiamo addosso.
Infatti, molti genitori per i loro neonati acquistano il cotone biologico, perché sanno che il cotone è una fibra naturale. Purtroppo però, il cotone, anche quello biologico, spesso non rispecchia l’etichetta del tessuto sostenibile che gli viene data; anzi sia nella fase della coltivazione che nella fase di filatura e tessitura, il cotone richiede una grande quantità di pesticidi e solventi chimici, ed una parte di esse, anche se in quantità non immediatamente nocive, rimane nel tessuto stesso (ne ho scritto in maniera approfondita qui). Un ulteriore aspetto non sostenibile legato al cotone è l’utilizzo dell’acqua; infatti la produzione del tessuto del cotone richiede almeno 5 volte più acqua che il tessuto di canapa.
Ma la canapa, si sa, non viene subito associata ai suoi benefici lato tessile, ma come una pianta ad uso ricreativo. Uno degli obiettivi di Hupi (che tra l’altro condivido e supporto pienamente) quindi è quello di sfatare il mito che la canapa serve solo per sballarsi. Hupi vorrebbe in primis creare maggiore consapevolezza dei genitori verso i benefici del tessuto di canapa e questa cosa mi ha colpito subito perché riprende anche lo scopo dello stesso Hemp-Style Magazine, che condivide le storie di canapa tessile per far capire a tutti coloro che almeno una volta si sono chiesti “quale impatto hanno i vestiti che sto indossando” oppure “di quale tessuto sono fatti i vestiti che sto indossando”, che il tessuto di canapa non serve per sballarsi ma anzi ha molti benefici sulla nostra pelle e sul nostro benessere in generale.
Sono rimasta particolarmente colpita dall’energia di Erika e dalla sua instancabile voglia di rendere accessibile la canapa tessile a tutte i bambini.
HSM: Non potevo non sbirciare il tuo sito ed i tuoi social, dove ho letto che il progetto Hupi nasce da un’esigenza personale?
H: Sì, corretto. Quanto è nato mio figlio sono nata pure io come mamma e come donna mi sono trasformata. Sono diventata più protettiva, curiosa ma soprattutto coraggiosa. Nella ricerca delle creme giuste che rispettassero la delicatezza della pelle di Jacopo, ho capito che il problema principale non era l’ennesima crema ma i tessuti con i quali la sua pelle era a contatto. Così ho iniziato una ricerca approfondita dei tessuti naturali: l’eucalipto, banano, bambù, canapa. Sono rimasta particolarmente colpita dal tessuto di canapa, in primis per i suoi innumerevoli benefici diretti, ma anche il minimo impatto ambientale per la sua lavorazione. Ho scoperto così che l’Italia una volta era il leader di questo mercato ma anche che con il lungo proibizionismo partito negli anni 1940 tutti benefici e la conoscenza della lavorazione di questa fibra sono andati nel dimenticatoio.
Allora ho acquistato il mio primo tessuto di canapa e ho creato alcuni accessori per mio figlio, che facevano particolarmente bene alla sua pelle. La voglia di condividere la mia esperienza e la mia scoperta mi hanno portato a creare Hupi.
HSM: I benefici della canapa tessile sono particolarmente importanti per la pelle dei più piccoli.
H: La Canapa è semplicemente un tessuto straordinario. E’ uno dei tessuti più ecologici al mondo perché il suo impatto ambientale è davvero minimo. La Canapa è una pianta che si adatta al terreno, non necessita di irrigazione e non ha alcun bisogno di erbicidi e fertilizzanti; dopo la coltivazione il terreno sulla quale è cresciuta la canapa non è impoverito, anzi è ricco di materie organiche e umido al punto giusto per accogliere le altre colture.
Anche il fabbisogno d’acqua è minimo rispetto alle altre fibre naturali, soprattutto il cotone – e qui preciso anche per quello biologico; completa il ciclo di vita in 120 giorni ed è anche biodegradabile. Infine, il tessuto di canapa è molto resistente e duraturo ed anche se ci si aspetta un tessuto molto ruvido, l’innovazione ha fatto grandi passi avanti ottenendo un tessuto molto più morbido di quello che si pensa! Inoltre con il passare del tempo e lavaggi (a basse temperature) diventa ancora più morbido. Sulla nostra pelle il tessuto di canapa ha molte proprietà benefiche:
- Nessuna sostanza chimica
- Protegge dai raggi UV
- Massima igiene perché super traspirante e antibatterico
- Protegge da Allergie e irritazioni
- Termoregola quindi è fresco d’estate e caldo d’inverno
- Crea un micromassaggio che stimola la circolazione del sangue
Con tutti questi benefici in mente, ho pensato di sviluppare una copertina interamente di canapa per tutte le stagioni.
HSM: Qual è stato il processo creativo dietro la coperta Hupi?
H: Il processo creativo non è stato proprio lineare. Io provengo da un settore completamente diverso (Marketing) e quindi ho dovuto acquistare moltissime conoscenze specifiche legate al tessile. Però sono stata anche molto fortunata, perché nel mio percorso ho trovato persone che hanno creduto nel mio progetto ed hanno anche compreso i benefici della canapa tessile.
Infatti, un maglificio storico del Veneto, con una tessitura particolare e con una lavorazione riservata, mi ha aiutato a trasformare nel tessile la mia idea della coperta ideale. Il filato di canapa è al naturale (quindi non tinto), una coperta perfetta per tutte le stagioni perché termoregolante, traspirante ed antibatterica, che protegge dai raggi UV ed offre un micro-massaggio che stimolala circolazione, ma soprattutto pensata per durare nel tempo anche quando il bimbo cresce perché la misura 100x80cm permette molteplici usi.
Ogni coperta è accompagnata anche da un fiocco particolare, che ha lo scopo di personalizzare la coperta del bimbo. I disegni e le fantasie dei fiocchi sono stati stampati con i colori ad acqua atossici e sono stati sviluppati in collaborazione con una Doula con lo scopo di rilassare il bambino ed accompagnarlo nel riposo ma anche per dare alla copertina un aspetto “giocoso” tramite le figure tematizzate che hanno accompagnato il mio viaggio di nozze in Africa, ovvero l’elefante viaggiatore, la zebra coraggiosa e la giraffa curiosa ed ovviamente i pois (ne sono un fan pazzesca 😊)
Questi fiocchi ovviamente possono essere scuciti una volta che il bimbo diventa grande, in questo modo la coperta diventa molto neutra e può essere utilizzata anche dagli adulti (lo dico perché in famiglia abbiamo un caso specifico, che quando gli capita la coperta tra le mani, o meglio tra il collo, non la vuole più lasciare!).
HSM: La storia dei fiocchi non finisce però qui...
H: Infatti, considerando che avevo sempre molti avanzi di stoffa, ed essendo il marchio stesso Hupi orientato molto all’aspetto dell’ecosostenibilità, ho pensato di creare degli accessori utili per ogni genitore, perché ero sempre la prima a smarrire le cose di Jacopo. Quindi, sempre dalla mia esperienza personale sono nati gli accessori Hupi, ovvero doudou (alzi la mano chi non ha mai perso un cuccio?!), la bavetta per accogliere i fiumi di saliva, il massaggia gengive per supportare i piccoli nel complesso processo della dentizione e le mussolette, l’oggetto più utilizzato dalle mamme dopo il ciuccio per cui scopro ogni giorno un utilizzo nuovo.
Inoltre, per produrre questi accessori ho scelto una sartoria sociale che impegna donne disoccupate e le aiuta a reintegrarsi nel mondo del lavoro, pensionate di etnie e culture diverse impegnate nella condivisione, persone di cuore che impiegano il loro tempo per tramandare il valore dell’artigianato: credo che fare del bene ci rende migliori e questo amore ed impegno viene rispecchiato anche nei prodotti di Hupi.
HSM: La storia dietro ogni prodotto di Hupi è davvero unica e soprattutto vera, perché proviene dalla tua esperienza diretta. Dove si possono acquistare i tuoi prodotti?
H: Sicuramente il primo punto di partenza è l’e-commerce Hupi, successivamente anche quelli dei partner EcoFashion e WhatAEco. Negli ultimi mesi ho avviato anche diverse collaborazioni in negozi fisici perché mi rendo conto della necessità di toccare con mano qualcosa che non si conosce. A Montebelluna e Treviso ci sono due negozi che rivendono i prodotti di Hupi e presto anche a Bassano del Grappa! Ma sto partecipando anche a fiere ed eventi di settore. Infatti, il 4 dicembre sarò presente a Milano per un festival interamente dedicato a famiglie e bambini, perché reputo importante far toccare con mano la morbidezza della coperta e dei tessuti.
HSM: Grazie mille Erika per il tuo tempo e per aver condiviso con me la storia di Hupi!
Sei davvero un fiume di energia, mi sembra che hai 10 mani e soprattutto mi confermi che noi mamme siamo davvero multitasking! Quindi forza mamme 💪🏻(e papà ovviamente, ma su multitasking dovete darcela vinta!).
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Copyright: Hupi
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