La sostenibilità nell'industria tessile è un argomento di portata mondiale. Ho avuto la possibilità di parlarne con il fondatore ed amministratore delegato di Weaving Vibes, Shripat Jagirdar, l'azienda di tessitura indiana che si occupa di tessuti naturali e sostenibili, ed in particolar modo del tessuto di canapa.

HSM: Come ti è venuta l'idea di tessere la canapa?

WV: Nella nostra famiglia, il rapporto con il tessile è molto lungo ed è iniziato quattro decenni fa, con mio nonno che era un tessitore professionista e ha lavorato per più di 35 anni nell'industria tessile. In seguito, nel 1988, mio padre acquistò dei telai ed aprì un'azienda per la tessitura. All'epoca, ci concentravamo principalmente sul cotone e sulle miscele di cotone, che erano un tessuto in piena espansione in India. Quindi, data la passione per i tessuti di mio padre e di mio nonno, nella nostra famiglia l'argomento ricorrente e sempre presente era quello dei tessuti e delle loro miscele. Questo era un mondo affascinante per me ed infatti, nei giorni in cui la scuola era chiusa, passavo tutto il mio tempo libero tra i tessuti, osservando il telaio ed imparando dalle tessitrici a conoscere il filato, il processo ed i tessuti. La mia passione mi ha portato a terminare un corso specifico per il settore tessile presso un'università internazionale per poter finalmente raggiungere mio padre nella sua azienda tessile nel 2014.


All'epoca, nella nostra azienda, tessevamo principalmente tessuti di cotone e misti di cotone con poliestere e/o viscosa. Ma stando così vicino all'azienda tessile, anche "passivamente" come membro della famiglia e quindi osservatore esterno, ho iniziato a rendermi conto di quanto l'industria tessile sia inquinante ed insostenibile. In particolare, la vita dopo il consumo del tessuto mi ha sconvolto, perché una volta che i vestiti che non usiamo più e li buttiamo via, vengono bruciati. Questo è un enorme problema ambientale, soprattutto per i tessuti in poliestere.

Weaving Vibes: tessuti naturali

Ma poiché la nostra famiglia è di natura molto spirituale - quindi riutilizzare e riciclare è stato il motto della mia infanzia - e poiché spiritualità e sostenibilità vanno di pari passo, non ho potuto distogliere lo sguardo e ho iniziato a cercare un modo più ecologico di fare e produrre tessuti, mettendo da parte il mero profitto.
Così, nel 2016, ho iniziato a sfruttare le fibre naturali e le opzioni disponibili sul mercato. Ma ho incontrato molte difficoltà, perché quando si lavora con grandi marchi internazionali, questi richiedono un'enorme quantità di tessuto e la disponibilità di queste fibre naturali era molto limitata. Ho provato tutte le fibre naturali disponibili, come banana, ananas, bambù e canapa. Una volta completata l'analisi approfondita dell'intera catena di produzione, degli aspetti sostenibili, della disponibilità e della versatilità delle opzioni di fibra naturale, ho deciso di investire sulla canapa. Tuttavia, i macchinari che avevamo a disposizione non erano adatti a lavorare il filato di canapa, perché lavoravamo solo cotone e miscele di cotone, mentre la canapa è più simile al lino e richiede macchinari e processi produttivi diversi.

Così, nel 2018, ho iniziato a fare ricerche sulle macchine specifiche per il filato di canapa e ho iniziato ad adattare e sostituire l'attuale linea di produzione per adattarla alla canapa. Di conseguenza, anche i miei clienti sono cambiati, perché con il tessuto di canapa ci siamo avvicinati a una gamma di clienti completamente nuova, orientata principalmente alla sostenibilità ed alla qualità dei tessuti. Con il cotone, invece, negli ultimi anni la qualità è diminuita in modo significativo, la sostenibilità non era un argomento e quindi l'unico aspetto importante per i clienti standard del cotone era solo il prezzo basso. Avevamo una buona capacità di produzione di cotone (800.000 metri al mese), anche perché lavoravamo con clienti molto grandi. Quindi, se volevamo proporre anche la canapa ai nostri grandi clienti, avevamo bisogno di una buona capacità produttiva e questo significava nuovi macchinari e competenze specifiche nella produzione di tessuti di canapa.

Inoltre, abbiamo dovuto cambiare il nostro processo di tintura, perché i clienti sostenibili guardano all'intero processo, dobbiamo garantire anche sostanze chimiche innocue e applicare diverse norme ISO. Oggi siamo in grado di offrire una produzione di 250.000 metri al mese di tessuti di canapa con gsm (grammi per metro quadrato - ndr) compresi tra 90 e 440, che possono essere utilizzati per una grande varietà di prodotti: abbigliamento, accessori, arredamento e valigeria.

HSM: Quando siete riusciti a lanciare la vostra prima collezione di tessuti in canapa?

WV: Dopo questo lungo periodo di ricerca & sviluppo, nel marzo 2020 siamo riusciti a lanciare la nostra prima collazione di tessuti di canapa; ma poi è arrivato Covid ed abbiamo dovuto rallentare il nostro progetto. Dopo Covid, però, un numero maggiore di aziende di moda si è reso conto della sostenibilità e dell'importanza che riveste in questo settore. Tuttavia, noi offrivamo un modello di business "made-to-order", il che significa che lavoriamo solo su grandi quantità di tessuti, ovvero almeno 1.000 metri, ed abbiamo notato che un numero sempre crescente di aziende che producevano capi in tessuto di canapa aveva in realtà bisogno di quantità inferiori. Pertanto, poiché il tessuto di canapa è ancora un tessuto di nicchia, abbiamo deciso di produrre anche quantità più piccole, permettendo al lciente di scegliere ogni aspetto dei tessuti, come la miscela, la tintura, la forma ed il peso. Nel 2021, abbiamo ampliato e creato una quantità specifica di tessuti di canapa, con un design specifico ma senza quantità minima d'ordine (MOQ), il che significa che ora i clienti possono ordinare anche 1 metro di tessuto.

HSM: Per quale motivo avete deciso di ridurre le quantità d'ordine a 1 metro? 

WV: Abbiamo deciso di eliminare il MOQ perché abbiamo notato che, soprattutto dopo Covid, molti piccoli marchi si sono orientati verso i tessuti sostenibili e hanno interesse a produrre anche capi più piccoli e limitati in tessuto di canapa. Senza il MOQ garantiamo un facile accesso al tessuto di canapa ai marchi piccoli e privati.

Tessuti naturali

HSM: Ed il filato di canapa, lo fornite dalla Cina?

WV: La Cina ha una lunghissima storia di produzione di canapa e ha anche un'altissima qualità di filato di canapa. All'inizio, quando stavo testando ed adattando i miei macchinari, acquistavo filati di canapa dalla Cina. Tuttavia, alcuni clienti non vogliono un tessuto di canapa prodotto con i filati cinesi, quindi per ora acquisto il filato principalmente dagli Stati Uniti e dall'Australia. Anche in India stiamo cercando di produrre un filato di canapa, ma il processo è molto difficile, perchè in India ci occupiamo di lino ed anche se le piante di canapa e di lino hanno molti aspetti in comune, il processo di produzione non è lo stesso, soprattutto per le unità di filatura con lavorazione a umido.

HSM: quali sono i vostri prodotti e le vostre stampe speciali in canapa? 

WV: Produciamo tessuti di canapa al 100% ed offriamo anche miscele, principalmente 70% canapa e 30% cotone e 55% canapa e 45% Tencel (con la certificazione di Lenzing); è possibile modificare la percentuale di miscela in base alla propria scelta. Per quanto riguarda la stampa, abbiamo sviluppato una speciale tecnologia di eco-stampa, in cui utilizziamo foglie e fiori della natura, li applichiamo sul tessuto e poi lo tingiamo. Questo processo è prodotto completamente a mano ed il tessuto così ottenuto è unico e speciale, poiché non possiamo mai replicare gli stessi fiori e foglie e la loro posizione. Abbiamo anche una produzione limitata di questi tessuti. Il tessuto è completamente naturale ed unico, e come tale richiede anche un lavaggio ed un'asciugatura molto delicata (senza luce solare diretta), ma è altamente sostenibile ed i nostri clienti apprezzano ogni aspetto di questo prodotto esclusivo.

Offriamo anche tessuti di bambù e miscele di bambù.

Eco-stampa fatta a mano con foglie e fiori, unica ed esclusiva

HSM: Quali sono i vostri progetti per il futuro? 

WV: Crediamo fermamente che l'accesso al tessuto di canapa debba essere garantito anche ai marchi più piccoli, cosi come ai sarti professionisti, privati ed appassionati, che attualmente non riescono a trovare il tessuto di canapa nei negozi di tessuti tradizionali. Per questo motivo, vorremmo vendere anche su ETSY e Amazon, perché queste piattaforme sono disponibili anche per i privati, e quindi per un mercato B2C. Inoltre, sarebbe molto interessante se anche i negozi dei tessuti tradizionali aggiungessero il tessuto di canapa alla loro offerta, in modo che sempre più persone possano avere accesso a questo tessuto e comprendere i benefici del tessuto di canapa per la nostra pelle ed il nostro ambiente.

HSM: Grazie mille Shripat per aver condiviso il tuo percorso verso un'industria tessile più sostenibile con in tessuti di canapa! 

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